GOYA: QUANDO, TUTTO ORECCHI, ASCOLTI UNA BELLA STORIA
La parola Goya indica quel senso di abbandono dentro un sogno, un sentimento di incredulità, meraviglia, stupore da cui ci lasciamo pian piano trasportare quando incontriamo qualcosa di bello, quando ascoltiamo una storia che ci porta nel mondo della fantasia, che rapisce i nostri sensi aprendo le porte di un’altra dimensione lontano da tutto ciò che è materiale e reale.
In italiano non c’è un termine per indicare questo concetto e quindi dobbiamo usare un’approssimazione e ricorrere a una similitudine, a un’associazione. “come se” per avvicinarlo a qualcosa di conosciuto. Anche se non abbiamo un nome per definirla, ciò non significa che non siamo in grado di provare questa sensazione.
Abbiamo bisogno di momenti Goya nella nostra vita, di riscoprire il mondo con gli occhi di bambino e di essere vicini alla nostra essenza e a quella parte tenera di bambino che è in noi.
Dagh Dehlvi poeta indiano del XIX secolo, ci regala un mirabile esempio d’uso in questa delicata poesia. Dehlvi è famoso per i suoi ghazals, brevi componimenti poetici tipici della letteratura islamica di argomento amoroso che potremmo paragonare ai sonetti del nostro dolce stil novo.
Traslitterazione:
Bhare hain tujh mein woh lakhon hunar ae Majma-i-Khoobi
Mulaqati tira goya bhari mehfil se milta hai.
English translation:
Filled in you are tens of thousands of talents, O Collection of Greatness,
A visitor to you feels as if he meets a gathering.
In te albergano decine di migliaia di talenti, una raccolta di Grandezza,
Chi ti visita si sente come se incontrasse una moltitudine